Affari & Finanza intervista Davide Bulgarelli
Quando si pensa alla sostenibilità nel mondo del fashion, vengono in mente soprattutto i vestiti. Ma a rendere più green i capi sono anche etichette e cartellini che sempre più di frequente si caratterizzano per esse- re ottenuti a partire da materie prime riciclabili o con processi produttivi a basso impatto ambientale. Una strada intrapresa con forza da Bulgarelli Production, gruppo che progetta e produce cartellini, etichette, complementi in cartotecnica e micro-packaging destinati ai settori dell’abbigliamento e degli accessori moda. L’azienda con sede a Carpi, in provincia di Modena, impiega infatti materie prime riciclabili e si avvale di processi produttivi certificati climaticamente neutrali.
«La pandemia ha accelerato la sensibilità dei consumatori verso le tematiche legate ai principi Esg, ovvero ambientali, sociali e di governance», osserva Davide Bulgarelli, ceo dell’azienda. «Anche se», prosegue,
«il nostro percorso in questa direzione è iniziato già una decina d’anni fa sulla spinta di una mia sensibilità personale. Come imprenditore ho sempre sentito infatti la necessità di mitigare l’impatto del business sull’ambiente e di rendere l’azienda virtuosa da questo punto di vista». Un percorso che ha portato il manager a studiare l’argomento, ad avvalersi di consulenti specializzati e a frequentare corsi dedicati, ponendosi obiettivi crescenti. Non a caso il gruppo ha raggiunto alcuni anni fa la carbon neutrality e in seguito la carbon positivity, espressione che in- dica la capacità di assorbire dall’atmosfera più CO2 di quella che si emette, ed è oggi molto attivo anche in tema di politiche di riforestazione.
Rientra in questo ambito la collaborazione con Etifor, spin-off dell’Università di Padova, con cui sono stati attivati dei progetti per la riforestazione di alcuni boschi certificati Fsc (Forest Stewardship Council), tutti situati in Italia. L’azienda ha inoltre scelto di investire sulle fonti rinnovabili attraverso l’installazione di un impianto foto- voltaico che permette di coprire interamente il proprio fabbisogno di energia elettrica. Per compensare l’impronta idrica di tutti i suoi dipendenti, il gruppo ha poi realizzato in collaborazione con la onlus Wami un nuovo acquedotto per rendere disponibile acqua potabile da destina- re a due famiglie in Perù. Iniziative che hanno permesso all’azienda di ottenere numerose certificazioni.
Attualmente Bulgarelli Production, che lo scorso anno ha realizzato un fatturato di otto milioni di euro, in crescita del 65% rispetto al 2021 (le previsioni sono di un ulteriore più 15% nel 2023), vanta una capacità produttiva di 100 milioni di cartellini, 15 milioni di etichette e un milione di accessori d’abbigliamento all’anno. Lo sguardo è in particolare rivolto al settore del lusso, dal quale proviene il 75% del giro d’affari, e ne- gli ultimi due anni sono stati investi- ti 2,5 milioni di euro nell’adozione di nuovi macchinari con tecnologie all’avanguardia in ottica di industria 4.0. «Ci siamo mossi in questa direzione sia per un tema di efficienza, sia perché lavorando soprattutto con il mondo dell’abbigliamento di fascia alta vogliamo offrire soluzioni tecniche sempre più particolari, complesse e che comunicano l’attenzione verso l’ambiente, ad esempio con un’estetica dall’effetto naturale», racconta Bulgarelli. «I cartellini e le etichette, che potrebbero sembrare marginali nell’abbigliamento, sono infatti il biglietto da visita del capo e nel mondo del lusso vengono richiesti prodotti sempre più particolari, oltre che ecosostenibili».
Tra le prossime iniziative, dopo il recente ampliamento della sede di Carpi con un secondo stabilimento, l’azienda punta a «costruire un terzo edificio entro un anno così da avere più spazio da dedicare alla produzione e alla logistica che diventerà sempre più automatizzata e moderna», aggiunge. Questo comporterà un ulteriore investimento in nuove tecnologie per un importo totale (considerando anche il nuovo immobile) di 2 milioni di euro. Iniziative con le qua- li il gruppo punta a crescere ancora, con l’obiettivo di raggiungere i 15 milioni di fatturato entro i prossimi cinque anni.